Ludovico Einaudi: il nuovo album è immerso in uno spazio libero

18.10.2021, di Luca Testoni
il 21 gennaio esce Underwater, il nuovo attesissimo album di Ludovico Einaudi in piano solo
Sono trascorsi più di 20 anni da “I Giorni”, l’ultimo album di Ludovico Einaudi piano solo. Per certi versi, “Underwater”, il nuovo album, la cui uscita su etichetta Decca Records è fissata per il 21 gennaio, rappresenta una sorta di ritorno alle origini per il compositore-pianista piemontese, tornato per l’occasione all’essenza della sua musica.
Saranno quattro singoli a precedere il disco, una dozzina di nuovi brani incisi nello studio installato a Dogliani, nelle Langhe.
La prima composizione ad essere svelata è “Luminous”, di cui è già disponibile online la video performance live diretta da Ana Shametaj.
«Da pelle d’oca»; «Sound of Heaven»; «suoni che danno calore in tempi difficili». Sono questi alcuni commenti “catturati” in rete e riferiti a “Luminous”. Commenti pertinenti, varrebbe la pena di dire. Parlando della sua ultima fatica discografica, Einaudi ha spiegato di aver cercato «un suono preciso che corrispondesse all’espressione di questa musica, morbido, caldo e profondo» e di volere «un pianoforte che parlasse e cantasse».
Com’è nato “Underwater”? «Quando il mondo fuori era fermo e silenzioso, mi sono immerso in uno spazio libero e senza confini», ha raccontato Ludovico. «”Underwater” è una dimensione fluida e parallela, che scorre senza interferenze esterne. Sono forme brevi, quasi canzoni, scritte di getto sul pianoforte. A volte nella composizione metti così tanti livelli di pensiero che la pura ispirazione rischia di affievolirsi nel processo. Scrivere una canzone invece è come respirare, un’onda che va e che viene».
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