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Noa, star di Musica dei Cieli

La rassegna colonna sonora dell’Avvento

di Luca Testoni

La Musica dei Cieli ha brillato per la sua originalità sin dall’inizio. Un inizio che, detto per inciso, ci riporta indietro di un quarto di secolo, per l’esattezza al 1996. D’altronde, le linee guida della manifestazione promossa dall’Associazione BeatMi hanno rappresentato da subito un unicum: primo, promuovere la conoscenza e il dialogo tra le culture attraverso la musica dal vivo di estrazione popolare e con un occhio di riguardo per le tematiche spirituali; secondo, utilizzare come palcoscenicole chiese di Milano e dell’hinterland nel periodo dell’Avvento ambrosiano.

La contabilità dell’edizione 2022, in programma dal 6 al 21 dicembre, è presto fatta: 19 concerti. La stragrande maggioranza dei quali sarà ospitata a Milano, spesso e volentieri fuori dalla cerchia della Circonvallazione esterna, con qualche ulteriore puntata nell’hinterland.

Ad aprire le danze, la sera del 6 dicembre nella chiesa del carcere minorile Beccaria, il collettivo multietnico milanese Orchestra di Via Padova; a chiuderle, il 21 alla chiesa di Santi Gervaso e Protaso di via Osoppo sarà invece la cantante israelo-yemenita Achinoam Nini, nome d’arte Noa. L’artista di Bat Yam, a sud di Tel Aviv, 53 anni, trenta di carriera, ambasciatrice Onu, avrà al suo fianco l’autore e chitarrista di fiducia Gil Dor e i napoletanti Solis String Quartet, anche loro da anni compagni di viaggio della grande cantante che in Italia si è fatta conoscere grazie a “Life is Beatiful”, colonna sonora del film premio Oscar di Roberto Benigni “La vita è bella”.

Noa

Nel mezzo numerose proposte, molto interessanti e talvolta inedite. Come il progetto dell’ex La Crus Cesare Malfatti che il 9 dicembre nel Tempio Valdese a Milano (con replica il 18 dicembre presso Arca Milano) proporrà il suo ultimo lavoro, la messa in musica di “I Catari di Monforte”, un saggio curato dal nonno materno, Domenico Garelli, sull’eresia catara di Monforte d’Alba. Eresia terminata nel 1028 con il rogo in corso Monforte a Milano.

Il deejay e polistrumentista turco (ma da tempo a Montreal, Canada) Mercan Dede, che da anni sperimenta la fusione di elettronica e tradizione folklorica del suo paese, riuscendo a trasporre in musica la filosofia Sufi dell’armonia degli opposti insieme al suo gruppo Secret Tribe, sarà per due concerti a Milano, il 10 alla Chiesa San Nicolao della Flue e l’11 alla Chiesa San Giovanni Bono.

Largo anche a due virtuosi in arrivo da Paesi lontani: la cantante mongola Urna (l’11 dicembre alla Chiesa Cascina Linterno di Milano) e il siriano Maya Youssef, tra i più bravi suonatori di quanun, una cetra trapezoidale a 78 corde impiegata nella musica classica tradizionale araba (per lui due esibizioni milanesi, il 13 dicembre alla Chiesa Cristiana Protestante e il 14 alla Basilica Santi Nereo e Achilleo).

In questo singolare quanto affascinante giro del mondo in musica ci sarà spazio anche per la tradizione ucraina dei Dakha Brakha (il 15 dicembre alla Chiesa Santi Gervaso e Protaso e il giorno successivo alla Chiesa Santa Maria Beltrade), per quella ebrea-polacca dei Kroke (il 17 alla Certosa di via Garegnano e il 18 alla Chiesa Sacra Famiglia in Rogoredo) e per il poeta argentino del bandoneon César Stroscio (doppio show l’11 dicembre prima ad Arca Milano e poi alla Chiesa San Guglielmo di Castellazzo di Bollate).

DakhaBrakha
DakhaBrakha

C’è molta attesa, poi, per la Misa Criolla, un’opera musicale scritta nel 1964 dal compositore argentino Ariel Ramirez con l’intenzione di lanciare un messaggio di pace universale che sarà eseguita, il 17 dicembre nella chiesa San Giovanni Battista alla Creta, dal coro dei Cantori di Marostica e dal gruppo strumentale Arcoiris.

Per chiudere due classici applauditi targati Musica dei Cieli: l’accoppiata Peppe Servillo e Ambrogio Sparagna, dal vivo il 13 dicembre alla chiesa di San Lorenzo Martire di Trezzano sul Naviglio, con le canzoni spirituali di Sant’Alfonso Maria De’ Liguori, mentre il 18 dicembre alla chiesa Cascina Literno il violoncellista albanese Redi Hasa e il fisarmonicista salentino Rocco Nigro proveranno a unire idealmente due sponde dell’Adriatico. Infine, il 19, il Sunshine Gospel Choir si esibirà nella chiesa di San Martino a Bollate.

Al palinsesto tradizionale di concerti quest’anno sono stati aggiunte una serie di lezioni concerto e di laboratori-incontri formativi tutte e due curati dall’Orchestra di Via Padova.

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