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Le geometrie musicali di Demian Dorelli

Di Luca Testoni

Galeotta fu una visita al Cern di Ginevra. Di ritorno dal più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle, il pianista-compositore italo-inglese Demian Dorelli venne a conoscenza di un romanzo fantastico, “Flatland”, scritto a fine Ottocento dal reverendo britannico Edwin Abbott. Una scoperta letteraria entusiasmante che ha deciso di mettere in musica con il suo ultimo nato, “A Romance Of Many Dimensions”. Un tempo lo avremmo definito concept album che, non a caso, prende a prestito il nome dal sottotitolo del libro dello scrittore-teologo d’Oltremanica.

Ecco così servito un viaggio in musica in sette capitoli (pardon, composizioni), registrato nei Real World Studios di Peter Gabriel a Bath e prodotto e arrangiato da Alberto Fabris, dove per la prima volta il pianoforte di Dorelli è affiancato da altri strumenti. Nello specifico, il violoncello della britannica Caroline Dale (in curriculum collaborazioni di prestigio con Radiohead e Pink Floyd) e il corno della piemontese Elisa Giovangrandi, reduce da cinque anni nell’orchestra del Cairo. Due strumenti che da solisti giocano a scambiarsi di continuo la “palla”, in un dialogo continuo con il pianoforte del musicista londinese.


La scelta dei tre strumenti è tutt’altro che casuale in questo album di tanta sostanza e altrettanta qualità in cui la musica evoca di continuo il magico e la voglia di suonare. Già, perché il tris pianoforte-violoncello-cono rimanda inevitabilmente alla civiltà della terza dimensione raccontata proprio da Abbott. Nel romanzo, infatti, il narratore è un quadrato (sì una figura geometrica…) che descrive il suo mondo a due dimensioni, Flatlandia per l’appunto, a noi abitanti del mondo a tre dimensioni. A sconvolgere l’ordine costituito l’incursione in Flatlandia di un essere tridimensionale: una sfera che attraversa il piano. “A Vision”, per citare un brano di Dorelli, che non passerà certo inosservata.
Da ultimo, ma non meno importante, la copertina dell’album di Dorelli: una tavolozza popolata da svariate geometrie (cerchi, segmenti e poligoni) e disegnata dall’eccellente illustratore Franco Matticchio.

 

Ascolta qui: 

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