Flying Lotus: musica del futuro al Fabrique
Flying Lotus, la star di JAZZMI 2025 “suona” la musica del futuro al Fabrique.
di Luca Testoni
Un corteggiamento lungo 10 anni, ma alla fine Flying Lotus, all’anagrafe Steven Ellison, 42 anni di Los Angeles, ha risposto di sì. «Autentica ciliegina sulla torta» (copyright del co-direttore artistico Luciano Linzi) dell’edizione del decennale del Jazz Festival milanese, si esibirà in solitario (con il supporto di visual a dire poco immaginifici) al Fabrique il prossimo 4 novembre.
Non sarà un jazzman nel vero senso della parola, ma il produttore discografico, deejay e filmmaker californiano, pronipote di una certa Alice Coltrane, conosce a menadito l’arte dell’improvvisazione. Nel mondo sonoro di questo fuoriclasse del campionamento totale c’è spazio di tutto un po’: in primis, l’elettronica; ma anche l’hip-hop, la dubstep, il groove, il free jazz e la fusion, il funk, i videogiochi, le anime, la psichedelia e le pulsioni avanguardistiche. Vi basta?
Qualcuno ha detto che la sua “suona” come la musica del futuro.
Sta di fatto che è tra le figure di riferimento dell’American Black Music contemporanea. Se il re dell’hip hop è Kendrick Lamar e quello del nuovo jazz Kamasi Washington, FlyLo prova a collegare questi due mondi anche (ma non solo) con la sua immaginifica propensione alla ricerca in ambito elettronico e di articolazione del ritmo. Per altro, Lamar è stato prodotto e ha suonato con mr. Ellison, e che dire di Washington? Ha scelto come etichetta per pubblicare il suo fantastico triplo album d’esordio “The Epic” proprio con la Brainfeeder di Flying Lotus, che invece pubblica i propri dischi con la britannica Warp (la stessa di Aphex Twin). Così, una realtà radicata nella scena beats underground di Los Angeles ha finito per rendere appetibile la musica jazz anche a un’audience di giovani.
Info&Biglietti: https://jazzmi.it/events/flying-lotus/