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Tori Amos

Bio

Nota cantautrice americana, Tori Amos – nome d’arte di Myra Ellen Amos – nasce a Newton in North Carolina nel 1963. La Amos è considerata dai suoi fan e dalla critica mondiale un punto di riferimento per la scena rock degli anni Novanta per il sound estremamente distintivo, non solo nel particolare colore della sua voce, ma anche nella composizione della sua musica.

La forte passione di Tori per la musica si manifesta fin da subito insieme alla sua straordinaria attitudine al pianoforte che rimane un elemento fondamentale nella sua futura produzione musicale. Tori Amos è fortemente influenzata dalla propria contemporaneità e dai suoi idoli, tra cui Led Zeppelin, Elton John, The Doors e Jimi Hendrix.

Durante gli anni Ottanta decide di trasferirsi a Los Angeles dove riesce a farsi notare dalla Atlantic Records, che le pubblica il primo album, Y Kant Tori Read (1988) fatto di forti sonorità hard rock.

In accordo con l’Atlantic, si trasferisce nel Regno Unito dove si riavvicina al cantautorato d’autore. Da questa esperienza pubblica Little Earthquakes nel 1992 che raggiunge le due milioni di copie vendute. L’album è un insieme di virtuosismi canori strabilianti in cui il pianoforte non è uno strumento d’accompagnamento ma vero e proprio elemento centrale.

Il 1994 è per Tori Amos un anno fondamentale: il suo album Under the Pink (1994) la consacra alla scena rock internazionale. È un album particolare, che affronta temi profondi e a tratti scomodi con coraggio ed eleganza stilistica. I successivi Boys of Pele (1996), album fatto di sonorità più cupe, e From the Choirgirl Hotel (1998), uno spaccato più intimo della vita personale dell’artista, confermano il successo della Amos.

Con Strange Little Girls del 2001, una raccolta di cover che hanno come tema comune quello della figura femminile, termina la sua collaborazione con la Atlantic Records e Tori approda alla Epic. Nel 2002 pubblica Scarlet’s Walk, che riflette un periodo della sua vita fatto di maggiore tranquillità e stabilità così come i successivi The Beekeeper (2005), American Doll Posse (2007).

A partire dal 2008, la Amos inizia a pubblicare i nuovi album in completa autonomia, potendo così esprimere al massimo la sua creatività, sperimentando con la musica pur mantenendosi legata ai temi da sempre affrontati: il rapporto con la religione, la figura femminile nel mondo, il tema della famiglia e del peccato. Abnormally Attacted to Sin (2008), Midwinter Graces (2009), Night of Hunters (2011), Gold Dust (2012), Unrepentant Geraldines (2014) sono il prodotto di questa nuova era nella produzione di Tori. L’ultimo album Native Invader, del 2017, è ancora una volta un riflesso del sound che la Amos si è creata negli anni, del suo caratteristico modo intimo e potente di fare musica.

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