Delvon Lamarr Organ Trio
Bio
Una miscela infettiva di soul, Jazz e rythm & blues, il Delvon Lamarr Organ Trio, conosciuto anche come DLO3, è una band in grandissima ascesa. Il loro groove, i suoni lussureggianti e vivaci in stile jam session sono sempre freschi e con improvvisazioni rafforzate dalla loro innegabile chimica.
Il trio si forma a Seattle nel 2015 dall’incontro tra Delvon Lamarr (organo B-3), Colin Higgins (chitarra), poi sostituito da Jimmy James, e Dave McGraw (batteria), tutti e tre esponenti affermati della scena musicale di Seattle.
Lamarr, già trombettista e batterista, si avvicina all’organo all’età di ventidue anni dopo aver suonato con il celebre organista jazz Joe Doria, mentre James e McGraw si erano già cimentati nella creazione di una band: The True Loves.
Nel 2016 pubblicano come Delvon Lamarr Organ Trio il primo album: Close But No Cigar. Qui si percepisce la chimica tra i membri del gruppo e il disco si presenta come un mix di classicità e sperimentazione. Anche se il sound del trio ricade sotto l‘etichetta più generale di jazz, i tre artisti mettono in primo piano sonorità R&B, rock, soul e blues in una musica fatta di improvvisazione e sinergia.
Close But No Cigars, riceve grandi apprezzamenti dalla critica e viene ripubblicato nel 2018, raggiungendo la prima posizione nella U.S. Contemporary Jazz Album Chart e la terza posizione nella U.S. Jazz Albums Chart.
A questo punto inizia un periodo di tour e di partecipazioni a numerosi festival internazionali, che culmina con la pubblicazione dell’album live Live at KEXP!, registrato nel maggio 2017.
Il disco raggiunge la decima posizione nella U.S. Jazz Albums Chart e garantisce al DLO3 la partenza per un nuovo tour mondiale in supporto dell’album.
Nel gennaio 2021, i DLO3 pubblicano il loro terzo e più recente album: I Told You So. Il disco debutta raggiungendo subito la prima posizione nella Billboard Contemporary Jazz Album Chart e la quarta nella Billboard Jazz Album Chart.
«I groove inesorabili e inebrianti del Delvon Lamarr Organ Trio sono tutto ciò che si vorrebbe da un trio d’organo – un pizzico di soul-jazz di fine anni ’60, alcuni elementi di funk più moderno, e un avvincente swagger magnetico che non si lascia andare», così viene definito l’album dal Glide Magazine.
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