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Giovanni Truppi

Torino – IT

  • 11.12.2025
  • 21:00
  • Hiroshima Mon Amour
  • tickets

Bio

La lunga fiaba di sabbia

Un viaggio con Pier Paolo Pasolini e Italo Calvino e Giovanni Truppi
Nel 1959 Pier Paolo Pasolini percorre in automobile tutta la costa italiana. Scrive La lunga strada di sabbia, un diario di viaggio che è insieme reportage, sogno, documento. Un’Italia che cambia, che si mostra in costume da bagno ma porta ancora ferite visibili. Le parole di Pasolini raccolgono la vita nelle spiagge, nei volti, nei corpi. E un viaggio reale, fatto di caldo, sabbia, e intuizioni politiche.Pochi anni prima, nel 1956, Italo Calvino compie un altro viaggio: in Fiabe italiane raccoglie e riscrive duecento fiabe popolari da tutta Italia. Ne viene fuori una mappa simbolica e arcaica: l’Italia vista attraverso il mito, la trasformazione, la paura, la fame, il desiderio. Le fiabe italiane sono un atlante della voce collettiva del nostro passato.La lunga fiaba di sabbia fa incontrare questi due mondi: l’epitaffio al mondo contadino scritto da Pasolini in dialogo con il testamento di questo mondo, che Calvino ha messo al sicuro.A ogni tappa del viaggio di Pasolini corrisponde una fiaba della stessa regione. Il viaggio geografico si trasforma in viaggio poetico. La costa italiana diventa una linea narrativa dove realtà e immaginazione si parlano.A interpretare questa partitura è Giovanni Truppi, cantautore e autore del libro di viaggio L’avventura, ispirato proprio a La lunga strada di sabbia di Paolini. In questo reading, accompagnato dall’esecuzione di un pugno di brani (3/4) scelti tra il repertorio della tradizione e le canzoni scritte da Pasolini, Truppi si spoglia del proprio repertorio per prestare la sua voce a una narrazione collettiva. Non è protagonista, ma tramite.Il risultato non è un concerto, né uno spettacolo teatrale, né una lettura. E una forma ibrida, evocativa, in cui la parola orale si fa geografia, la canzone si fa eco, la fiaba si fa corpo.

Giovanni Truppi, nato a Napoli nel 1981, è cantautore, polistrumentista, cantante, poeta e una delle personalità più eclettiche della musica indipendente italiana. Fin da bambino, Giovanni dimostra un’affinità per la musica e all’età di sette anni inizia a suonare il pianoforte che diventa lo strumento chiave del suo repertorio musicale. Ispirato dal cantautorato degli anni Settanta e da sonorità che si avvicinano a Sufjan Stevens, si afferma sulla scena musicale per le sue «capacità di rinnovare la canzone d’autore»

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