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Verrucchio Music Festival, basta la parola

di Luca Testoni

La fama del Verrucchio Festival, rassegna di musica dal vivo giunta quest’anno all’edizione numero 39, ha oltrepassato i confini della Romagna ormai da decenni. Da venerdì 21 a domenica 30 luglio sono in cartellone sette concerti. A uso e consumo degli amanti della musica di qualità in vacanza ni tanti affollatissimi lidi della costa Adriatica. Appuntamento sul sagrato della Collegiata di Verucchio, sempre con ingresso libero e sempre inizio alle 21.30 circa.

Ad aprire le danze i Superdownhome. Come si suole dire in questi casi: li manda Popa Chubby. No, non sono mica dei raccomandati. Tutt’altro. Henry Sauda e Beppe Facchetti, entrambi originari della provincia di Brescia, hanno una solida gavetta alle spalle e se hanno attirato su di sé l’attenzione del “gigante” del Bronx, uno dei bluesman più creativi, istrionici e personali della scena mondiale contemporanea, che non a caso ha voluto produrre l’album d’esordio. Per la cronaca, Sauda suona una cigar box ricavata da una scatola di legno per sigari e il “diddley bow”, altro strumento ereditato dalla tradizione rurale: una corda sola, punto di partenza per tanti bluesman in erba, tra cui, pare, Bo Diddley, che ci avrebbe ricavato anche il nomignolo. Quanto a Beppe Facchetti non monta una vera e propria batteria, ma cassa, rullante, low-boy, crash e pesta come un dannato. 

L’indomani, il 22, tocca al duo messo in piede da Mauro Durante, leader, cantante, violinista e percussionista del Canzoniere Grecanico Salentino, un’eccellenza del folklore nazionale, e da Justin Adams, noto sì per essere il chitarrista e braccio destro nei Sensational Space Shifters dell’ex cantante dei Led Zeppelin Robert Plant, ma anche per aver prodotto alcuni tra i progetti più interessanti in ambito world music. 

Deciso cambio di registro (e di musica) nella serata del 23 luglio. Romagnolo doc, il terzetto dei Supermarket si diletta suonando musica tropicale, senza disdegnare free jazz, elettronica e persino qualche incursione nel cabaret surrealista.

Difficile etichettare il lavoro di Marta Del Grandi, cantante-cantautrice-produttrice milanese dalla creatività in apparenza senza limiti. L’importante è spaziare: non a caso non ha problemi dal passare dal folk al jazz, dal pop da camera alla laptop music e all’ambient. Per lei, voce anche dei nuovi Casino Royale, concerto il 27 luglio. Il 28 invece palco aperto per i ragazzi terribili dell’oud, il duo parigino DuOud. Anche in questo caso il punto di partenza è parecchio ambizioso: mettere assieme le sonorità sintetiche dell’elettronica con quelle acustiche di un particolarissimo liuto, uno degli strumenti a corda più noti della tradizione araba.

Chiusura in bellezza, il 29 con il crooner trip-hop svedese Jay-Jay Johanson e, il 30 luglio con Lame da Barba. La loro ricetta musicale? Mediterranean jazz. Fatto da un siciliano che suona la chitarra e la mandola; una torinese che suona il sax; un lucano con il contrabbasso tra le mani; e da un pugliese che si diletta con i tamburi a cornice. 

Info & Tickets: https://ponderosa.it/festival/verucchio-festival-2023/

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