Unica data italiana per Carla Morrison, paladina della canzone d’autore intimista Made in Mexico
di Luca Testoni
Ricordate Carlos Santana? Sì, certo. D’altronde, stiamo parlando di un mito del rock. Potere del Festival di Woodstock, dove si esibì a soli 22 anni, lasciando un segno indelebile. Il celeberrimo chitarrista-cantante è nato nella Baja California, in Messico, al confine degli Stati Uniti, Paese che gli ha regalato il grande successo.
Come Santana, Carla Morrison, star indiscussa del cantautorato rock (e dintorni) messicano, in concerto l’11 settembre al Teatro Filodrammatici di Milano, unica tappa italiana del tour legato all’ultimo album “El Renacimiento”, proviene dalla stessa zona del Messico di confine con gli Usa e, come lui, ha sempre evitato i cliché tipici della musica del Paese d’origine e, più in generale, del “sueno latino”. Il tutto pur cantato in lingua spagnola.
Da “Déjenme Llorar”, l’album d’esordio del 2012, in avanti, la trentasettenne artista di Tecate ha portato avanti un cantautorato intimo privilegiando atmosfere in bilico tra l’indie-pop, l’indie-folk e il suono di artiste come Joni Mitchell. Star indiscussa in Messico, vincitrice di tre Latin Grammy, ma conosciutissima anche negli States, dove riempie regolarmente teatri e palazzetti (ed è stata candidata ai Grammy Awards), con “El Renacimiento”, dove per una volta flirta anche con sonorità più pop, ha realizzato il suo disco più intimo e senza filtri. «Gli altri miei album si sono concentrati sul mio rapporto con gli altri. Questo si concentra sulla relazione con me stessa», ha spiegato.
Info & Tickets: https://ponderosa.it/artist/carla-morrison/