Tre serate in acustico con Suzanne
di Luca Testoni

Da Trento (16 luglio, Teatro Capovolto) a Roma (19 luglio alla Casa del Jazz per “I Concerti nel parco”) passando per Trieste (17 luglio Castello di San Giusto).
Tre concerti per l’estate italiana 2022 di Suzanne Vega, tra i fiori all’occhiello di quella fucina di talenti folk che è stata il Greenwich Village di New York (vi dice qualcosa un tal Bob Dylan?).
Passa il tempo, eppure Suzanne, che irruppe con il suo stile inconfondibile (e, cioè, in punta di piedi) in cima alle classifiche pop di vendita nella metà degli anni Ottanta grazie all’album omonimo, non delude mai. E molte delle sue canzoni, prendete le inossidabili hit “Luka”, “Tom’s Diner” e “Marlene on the Wall”, tutto sentono tranne che le rughe del tempo.
Per lei, quest’anno, un mini-tour acustico in stile minimale. La sua dimensione preferita. Al seguito il solo, fidato Gerry Leonard, l’ottimo chitarrista irlandese che ha tra l’altro condiviso gli ultimi album di David Bowie. Niente di nuovo sotto il cielo. D’altronde siamo al cospetto di una cantautrice (“armata” di chitarra acustica) che ha fatto del basso profilo una scelta esistenziale, in barba ai capricci e alle eccentricità di tanti suoi colleghi, e della spontaneità la sua cifra stilistica.

Dalla sua una scrittura mai banale, arpeggi immediati e forieri di melodie coinvolgenti, una complessità armonica fuori dal comune e una voce vellutata con cui tratteggiare le sue ballate. Vere e proprie poesie in musica, spesso malinconiche e ricche di chiaroscuri emotivi. Da sempre, sin dall’adolescenza, è stata proprio la poesia il filo conduttore della sua esistenza, il mezzo e lo strumento attraverso il quale raccontare sé stessa e le proprie esperienze. Poesie che abbinate al folk sono diventate per molti appassionati la colonna sonora di una vita.
Scopri di più al link: https://ponderosa.it/artist/suzanne-vega/