Suzanne Vega, luglio di concerti nel Belpaese. Tra vecchie e nuove canzoni. Rigorosamente d’autore.
Nonostante la popolarità che l’ha investita scrivendo canzoni di grande successo (“Luka”, Tom’s Diner” e “Marlene on the Wall” sono a tutti gli effetti evergreen del canzoniere anni Ottanta), non è mai venuta meno a un basso profilo così insolito nel mondo delle popstar tutto capricci ed eccentricità.
Di Luca Testoni
Ma lei, Suzanne Vega, la folksinger newyorkese (ma nata Santa Monica) da quasi 40 anni sulla cresta dell’onda – grazie a una scrittura mai banale, a melodie coinvolgenti, a una complessità armonica fuori dal comune e una voce fresca e vagamente malinconica -, è fatta così.
Anzi, piace proprio per questo. Per la sua normalità, per la sua poesia che canta la quotidianità di chi vive in una grande metropoli e, perché no, anche per la sua timidezza. Una timida e introversa, per sua stessa ammissione, che quando sale sul palco si trasforma.
Tra luglio e agosto sarà di nuovo in tour acustico in giro per l’Europa che, detto per inciso, l’ha sempre trattata come una regina del cantautorato d’autore.
I primi due concerti nel Vecchio Continente del tour “Old Songs, New Songs and Other Songs” sanno proprio nel nostro Paese: il 12 luglio al Parco Cava delle More di Monselice, nel padovano; e il 14 luglio alla Fortezza Firmafede di Sarzana, in provincia di La Spezia, nell’ambito del Festival Women – Voci di donne. Con lei sul palco il fidato Gerry Leonard. L’ottimo chitarrista irlandese, che ha tra l’altro condiviso gli ultimi album di David Bowie, è il suo direttore musicale, nonché la sua spalla durante le sue esibizioni dal vivo.
Info su: https://ponderosa.it/artist/suzanne-vega/