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Ludovico Einaudi

BIO

Ludovico Einaudi (Torino, 1955) è uno dei pianisti più amati e apprezzati al mondo. Inizia la sua carriera come compositore classico ma subito incorpora altri stili e generi, tra cui pop, rock, world music e musica popolare, creando brani e colonne sonore famose a livello internazionale.

La collaborazione con Ponderosa Music & Art è estremamente longeva, ben quattordici album: Eden Roc (1999), I Giorni (2001), Diario Mali (2003), Una Mattina (2004), La Scala Concert 03.03.03 (2004), Le Onde (2004), Divenire (2006), Live in Berlin (2007), Nightbook (2009), Islands (2011), In A Time Lapse (2013), Elements (2015), Taranta Project (2015) e il progetto speciale Seven Days Walking (2019) fino arrivare all’ultimo Underwater (2022)

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Underwater

Il primo album di pianoforte in solo di Einaudi dopo 20 anni è un manifesto per la vita e una dichiarazione per questo periodo in cui il mondo intorno a lui è stato molto tranquillo e silenzioso. Con 12 brani di pianoforte molto belli e intimi caratterizzate dalle sue tipiche melodie, l’album è stato scritto mentre Ludovico era isolato a casa sua in Italia. Lavorando senza distrazioni ha detto: “Ho sentito un senso di libertà nell’abbandonarmi e nel lasciare che la musica scorresse in modo diverso. Non avevo un filtro tra me e ciò che usciva dal pianoforte, sembrava tutto molto puro”.

Cinema

Cinema è una raccolta delle più grandi opere cinematografiche e televisive di Ludovico Einaudi, tra i quali i brani dei film vincitori di Oscar, BAFTA e Golden Globe come Nomadland e The Father. Cinema presenta 28 brani tra cui brani tratti dalle musiche per Nomadland, The Father, The Water Diviner, This Is England, I’m Still Here, Insidious e Doctor Foster. L’album contiene due registrazioni inedite: la title track del film di Russell Crowe del 2014 The Water Diviner e il nuovo singolo “My Journey” di The Father, il pluripremiato film con Anthony Hopkins e Olivia Colman.

12 Songs from Home

12 Songs From Home, una speciale raccolta digitale di 12 tracce registrata in casa durante il picco del lockdown in Italia.

Include alcune dei brani più significativi della sua carriera e opere d’arte disegnate da Ludovico Einaudi stesso. L’uscita segue diversi live streaming che sono stati guardati da migliaia di persone sulla sua pagina Instagram.

Seven Days Walking

Il grande progetto di Ludovico Einaudi giunge alla tappa finale con la pubblicazione dei sette album che compongono “Seven Days Walking”. Il successo di “Seven Day Walking” è stato immediato fin dalla pubblicazione del “Day One”, album classico che ha stabilito il record di streaming nella prima settimana di uscita, consentendo ad Einaudi di superare i 2 milioni di stream al giorno e dominare le classifiche classiche mondiali anche con i successivi volumi.

Elements

A due anni e mezzo di distanza da In a Time Lapse Einaudi presenta Elements, un disco dai contorni ancora più profondi e decisi. Il disco viene pubblicato nell’ottobre 2015 dalla Decca Records – Universal Music Group.

Taranta Project

«La mia visione, nell’incontro con la musica della Taranta, è stata quella di cercare di far rivivere negli antichi canti della tradizione salentina che un tempo venivano usati per scacciare i mali del mondo, stabilendo una rete di connessioni con altre tradizioni e culture musicali, aspirando a creare un linguaggio universale in cui potessero convivere antico e moderno, sacro e profano, fatto di tradizione scritta e tradizione orale».

In a Time Lapse

«Quando diventi cosciente che il nostro tempo ha un limite, è il momento in cui cerchi di riempire quello spazio vuoto con tutta la tua energia e ricominci a vivere ogni istante della tua vita in modo pieno come quando eri bambino».

Islands – Essential Einaudi

Islands è una raccolta, la prima, dei “best of” di Ludovico Einaudi. Qui Einaudi sperimenta, aggiunge nuovi suoni e strumenti al suo piano e ai suoi brani più celebri. Un disco che racchiude il suo percorso artistico che lo ha portato a suonare ovunque nel mondo.

Nightbook

Nightbook contiene tutte tracce originali di Ludovico Einaudi, la cui composizione ha seguito le tappe dei tour che in questi anni lo hanno visto calcare i palcoscenici di tutto il mondo: il pianista milanese ha continuato a riempire taccuini di pensieri, riflessioni e suggestioni, registrando gli “appunti musicali” che sono poi diventati l’anima di questo progetto.

Live in Berlin

Live in Berlin è un album concerto registrato durante una straordinaria data del Divenire Tour in Germania alla Philarmonie Kammermusiksaal. Le tracce eseguite sono tratte soprattutto dall’album Divenire e la musica, con i suoi giri di piano arpeggiati, evoca il sound new age degli anni Ottanta riuscendo a ad arrivare ad un intrigante equilibrio tra questa estetica più dolce e le strutture minimaliste dei suoi brani precedenti.

Divenire

Per le dodici tracce dell’album, Ludovico prende la semplicità delle strutture musicali minimaliste e la amplifica, trascinandola in un movimento armonico, costruendo un tipo di intensità semplice ma allo stesso tempo intrigante, stratificando gli archi quando presenti per coinvolgere l’ascoltatore in un’atmosfera che non somiglia a nulla di ciò che è stato già fatto in musica.

Una Mattina

«Se qualcuno mi chiedesse di questo album, gli direi che è una raccolta di canzoni legate tra loro da una storia. Ma a differenza degli altri miei album non appartiene a un tempo remoto, parla di me adesso, della mia vita, delle cose che mi circondano.»

Le Onde

«Se questo disco fosse una storia», scrive Ludovico Einaudi nelle note di copertina, «si svolgerebbe sul lungomare di una lunga spiaggia. Una spiaggia senza inizio e senza fine. La storia di un uomo che cammina lungo questa riva e forse non incontra mai nessuno. Il suo sguardo si sofferma ogni tanto ad osservare qualche oggetto o frammento portato dal mare, le impronte di un granchio, un gabbiano solitario. Il paesaggio è sempre la sabbia, il cielo, qualche nuvola, il mare. Cambiano solo le onde, sempre uguali e sempre diverse, più piccole, più grandi, più corte, più lunghe».

Diario Mali

Diario Mali è la storia di un viaggio. Due amici che parlano lingue diverse si incontrano nel deserto e attraverso la musica si scambiamo i loro mondi sotto l’ombra di un albero di henné. Creano un dialogo libero, improvvisano. Le corde della kora e del piano intrecciano un racconto fuori dal tempo in cui, sullo sfondo dell’antica tradizione musicale maliana, risuonano echi di blues, armonie rinascimentali e reminiscenze caraibiche.

La Scala Concert 03.03.03

Nonostante il titolo, il concerto registrato per La Scala: Concert 03.03.03 è stato eseguito al Teatro degli Arcimboldi di Milano il 3 Marzo 2003. La costruzione di questo teatro è stata legata alle vicende del teatro alla Scala, in quanto si intendeva accogliere in esso gli spettacoli del famoso teatro in occasione della sua ultima ristrutturazione nel 2003, appunto. È proprio in questa circostanza che Ludovico Einaudi si esibisce per questa data straordinaria che vede l’esecuzione di una selezione dei suoi brani mozzafiato.

I Giorni

Ludovico Einaudi per lo straordinario album I Giorni trae dal Mali la principale fonte di ispirazione. Si tratta di un disco dalle ballate e melodie semplici, ispirate dalla terra dei cantastorie e delle antiche tradizioni musicali. Tra tutti i meravigliosi brani che compongono l’album, “I Giorni” è quello che spicca maggiormente grazie all’atmosfera meditativa e alla profonda melodia che si sussegue e ripete in uno stile minimalista.

Eden Roc

Dalla malinconica atmosfera del brano di apertura “Yerevan”, allo spirito country di “Eden Roc” che dà il titolo all’album, è chiaro che questa collezione di Ludovico Einaudi, Eden Roc, abbia un raggio emotivo molto più ampio dei suoi album antecedenti.

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