Monfortinjazz, dal 10 luglio al 5 agosto 2022
di Luca Testoni
Nel cuore delle Langhe resiste con convinzione Monfortinjazz, da 46 edizioni a questa parte una dei punti di riferimento tra le rassegne di musica dal vivo del nostro Paese.

Cinque le serate sotto le stelle in programma all’Auditorium Horszowski di Monforte d’Alba, tra emergenti e big. Un classico che non è venuto meno nemmeno durante l’estate della prima ondata pandemica nel 2020.
Alla prima categoria rientra a pieno titolo l’ospite dell’appuntamento inaugurale del 10 luglio (ore 18.30), Matteo Mancuso, virtuoso della chitarra jazz. Numerosi e tutt’altro che banali gli endorsment nei confronti del musicista siciliano. Da Al Di Meola («Un talento assoluto: ci vorrebbero due o tre vite per imparare anche per uno come me a improvvisare così bene alla chitarra come lui») a Steve Vai, («L’evoluzione della chitarra è al sicuro nelle mani di musicisti come lui che rappresentano un nuovo livello per il tono, per la precisione nel tocco e la scelta delle note»).

L’altro emergente (anche se abbondantemente in rampa di lancio) è il cantautore londinese Benjamin Clementine, di scena a Monforte d’Alba il 28 luglio (ore 21.30).

C’è molta attesa per lo show del grande Vinicio Capossela che il 22 luglio (ore 21.30) porta nella terra del Barolo la sua reinterpretazione di “All’una e trentacinque circa”. Primo disco del cantautore allora venticinquenne, un debutto trascinante datato ottobre 1990 che tra alcol, fantasia e suggestioni poetiche, ancora oggi è uno dei lavori più amati del suo ormai ricchissimo repertorio.

Anche Les Négresses Vertes, che sul finire degli anni Ottanta contesero ai Mano Negra la palma di miglior band della scena parigina, faranno tappa in Piemonte il 24 luglio (ore 18.30) per suonare il loro album d’esordio, l’ottimo “Mlah”, uscito nel lontano 1989. Un disco ancora oggi bellissimo, in cui si possono ascoltare evergreen del calibro di “Voila l’etè” e “Zobi la Mouche”. Difficile ancora oggi resistere a quella miscela di suoni gitani, reggae, ska, chanson e ritmi nordafricani della cricca franco-algerina che prova a resistere all’usura del tempo.

Finale nel segno della black music con Mario Biondi, in concerto il 5 agosto (ore 21.30) sulla scia del “Romantic Tour”. Il live prende il nome dal nuovo album del celebre cantante catanese, uscito lo scorso marzo e dedicato all’amore in tutte le sue forme: dal legame di coppia a quello fraterno, passando per l’amore per genitori e figli.

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