“La Musica dei Cieli”, un classico dell’Avvento dal 1996
Di Luca Testoni
Raccontare in musica tradizioni e fedi differenti, in un approccio al sacro – in concomitanza con il periodo dell’Avvento – partecipato e condiviso. Dove? Nelle chiese e nei luoghi di culto di Milano, della Città metropolitana e, in un caso, anche della provincia di Bergamo, a Nembro, Comune della Val Seriana diventato drammaticamente famoso perché epicentro della prima ondata Covid.
Questa, in estrema sintesi, dall’ormai lontano 1996, la filosofia di “La Musica dei Cieli – voci e musiche nelle religioni del mondo”, la manifestazione promossa dall’associazione Beatmi.
Il palinsesto dell’edizione 2023 ha in serbo spettacoli fino al 22 dicembre con una quindicina di concerti in tutto, con ospiti parecchi artisti internazionali e, aspetto non trascurabile, ad ingresso gratuito. Unica eccezione è costituita dall’esibizione del 9 dicembre all’abbazia cistercense di Morimondo di Angelo Branduardi, uno dei grandi della canzone d’autore italiana. In scaletta una versione dei brani più celebri del cantautore sul palco con l’inseparabile violino («”Alla fiera dell’Est” è il mio grano di immortalità», ha dichiarato), eseguiti in duo con il polistrumentista Fabio Valdemarin, suo compagno musicale di lunga data, una sorta di “piccola orchestra” che suona pianoforte a coda, chitarre e fisarmonica.
Restando sempre a questa settimana, c’è curiosità per altri due concerti in programma a Milano: quello del compositore marocchino Walid Ben Selim, che riveste di elettronica e suoni contemporanei un Oriente mistico e millenario (stasera alla chiesa Cristiana Protestante); e quello dell’ensemble Nagash, gruppo fondato dal compositore armeno-americano John Hodian in cui la spiritualità del canto popolare armeno è messa in correlazione con la nuova musica classica, il post-minimalismo contemporaneo, il rock e il jazz (domani sera alla chiesa San Protaso).
Il 13 dicembre il nuovo progetto sul sacro del musicista, compositore e produttore fiorentino Saverio Lanza, accompagnato per l’occasione dal Coro Cantosospeso e dalla cantautrice Cristina Donà, sarà di scena al Tempio Valdese di Milano; mentre il 14 alla chiesa San Martino di Bollate e il 15 nella chiesa di San Giovanni Battista alla Creta largo di Milano la Piccola Orchestra dei Popoli e il Quartetto del Mare (i cui violini sono stati costruiti con le barche dei migranti giunti a Lampedusa) proporranno una rilettura delle musiche del mondo fra l’etnico e la classica. Sempre il 15 dicembre concerto del Sunshine Gospel Chioir alla chiesa Ognissanti del capoluogo lombardo, che concederà il bis anche il 22 dicembre all’Auditorium Modernissimo di Nembro.
Doppio show internazionale alla chiesa di Sant’Antonio Abate il 16 dicembre: nel pomeriggio ci sarà il trio Dareyn capitanato dalla musicista Emine Bostanci, virtuosa del kemenche, strumento a corda di tradizione ottomana, e del quale fanno parte anche la violoncellista Maya Fridman e la pianista Miran Noh; alla sera, invece, esibizione della vertiginosa flautista franco-siriana Naïssam Jalal, premiata Oltralpe nel 2019 alle Victoires du Jazz.
Il 16 dicembre alla chiesa di Sant’Ambrogio a Trezzano sul Naviglio e il 19 alla chiesa di San Bernardo di Bollate, il trio O’Carolan ci condurrà attraverso i suoni del Natale gaelico e scozzese in un tripudio di cornamuse, arpe, violini e flauti.
Canzoni per “organetto preparato” ed elettronica sono nel menù musicale proposto da Alessandro d’Alessandro, ospite alla chiesa Cascina Linterno di Milano il 17 dicembre; stessa data, ma alla chiesa Sacra Famiglia in Rogoredo di Milano, per l’Ensemble Calixtinus. Obiettivo: gettare un ponte immaginario fra antico e contemporaneo, Occidente e Asia.
Per tutte le info: https://lamusicadeicieli.it