fbpx

Kokoroko & Cimafunk: sentito che ritmo?

di Luca Testoni

Kokoroko

Chi ha avuto la fortuna di vederli in azione dal vivo nel loro primo show italiano a Milano, nel novembre del 2019, rivendica ancora oggi con orgoglio misto a fierezza il suo «Io c’ero». Già, perché quell’irresistibile set live con i Kokoroko nel minuscolo Arci Biko a macinare ritmo e decibel con il pubblico accalcato a due passi dal palco è stato uno dei più straordinari concerti dell’edizione 2019 di JazzMi. 

Per chi non c’era, ecco la possibilità di rifarsi: la formazione britannica di Londra, capitanata dall’esuberante cantante-trombettista Sheila Maurice-Grey, papà della Guinea Equatoriale e mamma della Sierra Leone, un ottetto che più multietnico non potrebbe essere, si esibirà dal vivo il 13 luglio sul palcoscenico allestito nel Cortile delle Armi del Castello Sforzesco. Uno show inserito a pieno titolo palinsesto di “Milano è viva”, ma che fa al tempo stesso da lancio alla settima edizione di Jazzmi 2022, quest’anno in programma tra il 29 settembre e il 9 ottobre. Il collettivo tra i fiori all’occhiello della scena post-jazz londinese presenterà in anteprima l’attesissimo album di debutto “Could Be We More”, in uscita ai primi di agosto per la Brownswood Recordings del noto deejay della Bbc Gilles Peterson, in cui convivono la passione per l’Afro-beat nigeriano e l’Highlife ghanese, il jazz, il soul, il funk, le sonorità caraibiche e quelle di New Orleans.

Cimafunk

Il giorno prima, il 12 luglio, sempre a Milano, ma sul palco del giardino della Triennale, live per un altro campione della contaminazione a tutto tondo, una delle star della musica cubana degli ultimi anni: Cimafunk. All’anagrafe Erik Iglesias Rodríguez, lo sgargiante talento cubano porta avanti una via innovativa alla musica latina con un occhio di riguardo per le radici africane della musica del suo Paese e di quella americana. Tra suoni tradizionali di Cuba come timba e trova, ma anche funky, hip-hop,.reggae, reggaeton, rapper. Nell’album dello scorso anno, “El Alimento”, tra i i dischi latini meglio recensiti da una parte e dell’altra dell’Atlantico, ha voluto collaborare con una leggenda del funk del calibro e dello spesso di George Clinton, un’icona del jazz cubano Chuco Valdés e il cantante della scena dancehall giamaicano Stylo G.

Scopri di piú al link https://jazzmi.it

  • Share

playlist