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JAZZMI 2021: la migliore ripartenza

11.11.2021, di Luca Testoni

JAZZMI 2021 prosegue con la rassegna “The Body of Jazz”, ma già è possibile vedere nei suoi numeri e nel suo successo un favoloso ritorno alla normalità.

Miglior ripartenza non poteva esserci. Dopo l’edizione 2020, “stroncata” sul più bello dall’introduzione della zona rossa in Lombardia, JAZZMI 2021 si è svolta regolarmente. E le 30 mila presenze per 11 giorni di concerti dal vivo e oltre 210 eventi (80 dei quali gratuiti) in 60 diverse location permettono di dire che è stato un successo. Un successo auspicato, certo, ma non scontato di questi tempi.

«JAZZMI 2021 è ripartito e la partecipazione del pubblico è stata molto confortante. Il desiderio di riprendersi emozioni, gioia e condivisione dai concerti dal vivo ha nuovamente coinvolto decine di migliaia di spettatori in tutti gli eventi del nostro grande festival, più diffuso che mai. Sì, posso dire senza timore di smentita che la musica dal vivo ha portato sollievo e serenità, aiutando a sconfiggere il timore». Non nasconde tutta la propria soddisfazione di Luciano Linzi, direttore artistico, in coppia con Titti Santini, mentre traccia il bilancio della sesta edizione della manifestazione organizzata da Associazione JAZZMI, Ponderosa Music & Art e Triennale Teatro Milano in sinergia con Blue Note Milano e realizzata grazie all’assessorato alla Cultura del Comune, con il contributo del Ministero della Cultura e il supporto di Fondazione di Comunità Milano Onlus, e potendo contare su partner di spessore come Intesa Sanpaolo e Volvo.

«Troppi i ricordi memorabili di JAZZMI 2021 per ricordarli tutti», prosegue Linzi. «Potrei citare le atmosfere ipnotiche e magnetiche di Paolo Angeli come la danza suadente di Vincent Peirani & Emil Parisien; il nuovo soul di Josè James e la pura energia di Moses Boyd, il virtuosismo e l’intensità di Fabrizio Bosso e Stefano Di Battista e i suggestivi “paesaggi sonori” di Marcin Wasilewski e Joe Lovano, fino alla tellurica esplosione di felicità hip-hop della serata finale condotta da Grandmaster Flash».

Ricordate le decine di “tutto esaurito”, tra questi anche quelli di Vinicio Capossela e Camille Bertault, ma anche l’ottimo seguito registrato da altre iniziative, come la rassegna dedicata ai volti della nuova scena jazz italiana al Filodrammatici o agli eventi svoltisi nei Comuni dell’hinterland di Milano come Carugate, Trezzano sul Naviglio e San Donato Milanese, JAZZMI 2021 ha avuto il merito di far ritornare in azione più di un centinaio di addetti allo spettacolo dal vivo che tanto hanno sofferto nel corso della pandemia. Per non parlare del ritorno all’attività dei tanti (troppi…) spazi e club che producono musica ogni giorno e che per lunghi mesi sono rimasti chiusi. Senza di loro i 400 artisti che si sono esibiti sarebbero rimasti senza spina e senza palcoscenico.

Tutto finito? Non proprio. Fino al 2 dicembre Armani/Silos ospiterà altri cinque appuntamenti di “The body of jazz”, la rassegna di proiezioni di grandi classici del cinema e del jazz, inaugurata con un “sold out” lo scorso 28 ottobre.  

 

 

 

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