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Climate Space

1 - 18 Dicembre 2021

Visita il sito ufficiale www.climatespace.it

Climate Space ritorna al Teatro Dal Verme dopo l’edizione del dicembre 2019, la lunga pausa del 2020 e il Festival di Melpignano, in Salento, nel luglio scorso. Climate Space ritorna prolungando simbolicamente l’immersione nella natura che quest’estate Ludovico Einaudi ha offerto al suo pubblico con concerti all’aperto in alcuni dei luoghi più remoti, incantevoli ed incontaminati d’Italia, tra i quali la Pieve di Romena nel Casentino, il Bosco delle Pianelle nelle Murge, il Lago di Campotosto ai piedi del Gran Sasso e le Grotte dei Cervi a Otranto.

I concerti nella natura sono stati un modo per riportare al centro dell’attenzione la nostra relazione con il mondo vivente che ci ospita. Arricchendo l’esperienza musicale di vento, raggi di sole e paesaggi grandiosi, questi momenti ci hanno ricordato che siamo parte della natura e che la natura è parte integrante di noi. Sembriamo aver smarrito questo principio fondamentale dopo più di 300 anni di una cultura dominante che riduce la nostra relazione con la natura a rapporto di potere, ponendo noi esseri umani al di sopra di un mondo naturale sotto il nostro controllo: risorsa da sfruttare da un lato, e deposito di rifiuti dall’altro. Sarà molto difficile superare la crisi climatica ed ambientale che stiamo vivendo senza prima ricostruire una nuova relazione con le altre specie viventi ed il pianeta, fondata non più sulla dominazione, ma sull’interdipendenza e sulla reciprocità.    

Attraverso diciassette storie da tutto il mondo, Climate Space vuole mostrare che un’altra relazione tra Uomo e Ambiente è possibile: una relazione in cui si prende cura, dove si prende e si dà, dove si lascia vivere, dove si rispettano le risorse disponibili lasciando loro il tempo di ricostituirsi. Alcune storie vengono da culture lontane che, diversamente dalla nostra, attribuiscono intenzionalità e capacità comunicative alle altre specie viventi. Diventa allora normale parlare con gli scimpanzé e mettersi d’accordo con loro sulla suddivisione del raccolto di banane, papaya o mais. O far trovare in pieno inverno il sale agli ungulati che abitano le scoscese montagne del Kyrgyzstan Altre storie appartengono invece alla nostra cultura e raccontano di persone che scelgono di vivere immersi nella natura e di dedicarsi ad attività tradizionali a stretto contatto con gli animali, i campi e la foresta, senza rinunciare però all’innovazione ed alla modernità.

Con questa selezione desideriamo osservare da vicino cinque forme di relazione rispettose della natura (allevare, coabitare, coltivare, rigenerare, salvaguardare) che, ciascuna a suo modo, contribuiscono a sostenere la biodiversità, a mantenere vive culture ancestrali, a rispondere alla crisi climatica e a creare attività economica. Anche se si tratta principalmente di storie dal mondo rurale, i principi in gioco sono validi per qualsiasi attività umana attenta a minimizzare il suo impatto sull’ambiente e a massimizzare il suo contributo alla rigenerazione della natura e della società. Ci auguriamo che queste storie offrano spunti di riflessione e stimoli per nuove pratiche ed iniziative.

Guarda tutto il programma sempre disponibile sul sito climatespace.it.

Climate Space Film & Music Festival nasce da un’idea di Ludovico Einaudi, sviluppato da Francesco Cara e prodotto da Ponderosa Music & Art

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CLIMATE SPACE: allevare, coabitare, coltivare, rigenerare e salvaguardare

Quindici giornate, suddivise in cinque tematiche, dove affrontare assieme il rapporto tra esseri umani e una natura che cambia sotto la spinta della crisi climatica

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