Elio, Ludovico, Margherita, Valerio, Benjamin & C.: quanta bella gente a Verucchio
di Luca Testoni
Musica di qualità senza uno specifico genere di riferimento. Al contrario, tanti generi che si contaminano tra loro, che fanno del Festival di Verucchio un luogo di sperimentazione. Come del resto ha sempre voluto Ludovico Einaudi, a lungo direttore artistico della manifestazione, giunta quest’anno alla sua trentottesima edizione e in programma dal 26 al 31 luglio sul sagrato della Collegiata dello splendido borgo sulle colline riminesi. E, guarda caso, Ludovico Einaudi tornerà ad esibirsi proprio a Verucchio dopo qualche anno sulla scia del tour legato all’album “Underwater”: suo il concerto di apertura della kermesse organizzata da Ponderosa Music & Art. La prima di sei esibizioni per altrettante serate di show.
Dopo Ludovico, il 27 luglio, fari puntati su quello che di fatto sarà l’unico ospite non italiano: il cantautore inglese Benjamin Clementine. Un “espressionista della canzone d’autore” che per trovare fama e visibilità ha dovuto curiosamente lasciare Londra, sua città natale, ma anche una delle grandi capitali della musica internazionale, per emigrare a Parigi.
Tutt’altra musica e tutt’altro registro il 28 luglio con il comico romano Valerio Lundini. Ogni suo spettacolo porta con sé tanto umorismo, teatri pieni e simpatia diffusa. Che cosa volere di più? Il suo sogno nel cassetto è mettere in pista un musical in grande stile; a Verucchio porterà invece in scena “Il primo tour dopo il drammatico scioglimento”. Per questo singolare spettacolo musicale si farà accompagnare dai Vazzanikki, band-presenza fissa al programma in onda su Rai2 “Una pezza di Lundini. In scaletta rock’n’roll, gag e improvvisazione a piene mani.
Il 29 luglio si esibisce la cantautrice (ma anche attrice) romana Margherita Vicario, che sin dall’inizio della sua carriera ha messo in mostra una spiccata predisposizione per i singoli. Per non venire meno alla sua fama, è uscita da pochissimo con quella che promette di essere una delle potenziali hit estiva: “Onde”.
In cartellone, la sera del 30 luglio, un evento sospeso tra teatro e canzone con l’omaggio di un grande milanese (Elio) a un suo grandissimo e mai troppo compianto concittadino (Enzo Jannacci). Un Buster Keaton della canzone, nato dalle parti di Lambrate, che sarà rivisitato, reinterpretato e “ricantato” dall’inossidabile e spesso irresistibile leader delle Storie Tese”. Sul palco, nella coloratissima scenografia disegnata da Giorgio Gallione, assieme a Strefano Belisari ci saranno cinque musicisti.
Difficile, se non impossibile, resistere al ritmo del collettivo italiano C’Mon Tigre. Spetta a loro chiudere in bellezza, il 31 luglio, la “sei giorni” a suoni di jazz, hip hop, funk e dance.
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