Electronic Sessions: intervista a Vladi Elz
Al Volvo Studio Milano, a partire dal 26 ottobre, un viaggio nelle diverse sfaccettature della musica elettronica con 3 djset originali in orario aperitivo.
Il secondo artista ad aprirci le porte del suo mondo è Vladi Elz in arte “Abstract”, lo abbiamo intervistato per conoscere meglio la sua storia.

Ciao Vladi, “Abstract” è una parola polisemica… cosa vuol dire per te?
Immagino che la maggior parte delle persone quando sente questo termine pensi immediatamente all’astratto. Nella mia personale visione, invece, associo il nome “Abstract” all’idea di “sintesi”. Ciò che preferisco del mio lavoro è, infatti, ricercare costantemente nuova musica spaziando tra numerosi generi per provare poi ad offrire al pubblico, di volta in volta, la miglior sintesi che io riesca a creare.
Raccontaci un po’ di te e della tua storia
La mia passione per la musica è iniziata prestissimo, iniziando a suonare il pianoforte all’età di quattro anni. Durante la mia adolescenza la mia prima grande soddisfazione è stata riuscire ad aprire un negozio di dischi. Ho poi incominciato a fare il dj e ad organizzare eventi come promoter in spazi sociali e centri culturali come il Deposito Bulk e il Leoncavallo. Successivamente la mia carriera musicale si è sviluppata concentrandosi su club come il Tunnel e portandomi a fondare il Dude di cui sono stato anche socio e direttore artistico.
Se potessi portare solo 3 dischi su un’isola deserta, quali porteresti?
Sicuramente al primo posto metterei “Songs in the key of life” di Stevie Wonder, al secondo “A Love Supreme” di John Coltrane e last but not least “Illmatic” di Nas.
Se avessi intrapreso un percorso diverso e non fossi un DJ, chi saresti?
Se non fossi un DJ, probabilmente lavorerei nel mondo del sociale.
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