Donavon Frankenreiter, l’eterno “ragazzo del sole” illumina la Circonvallazione
di Luca Testoni
In tempi di restrizioni energetiche avercene di artisti come il (quasi) cinquantenne Donavon Frankenreiter. Difficile trovare un blues-rocker più solare di questo eterno “sunchild” originario del sud della California dalla vita che definire avventurosa potrebbe sembrare per certi versi riduttivo.
La sua è stata ed è una doppia vita da fare invidia ai comuni mortali. Già, perché Frankenreiter non solo è stato un surfista straordinariamente dotato che si è goduto, da professionista doc, le onde dei mari più belli e spettacolari del pianeta (lo hanno immortalato anche in un celeberrimo scatto premiato da un concorso fotografico di National Geographic), ma ormai da due decenni calca anche i palcoscenici di mezzo mondo come cantautore solista. Cantautore dedito a dispensare melodie in punta di chitarra elettrica che riescono nella non facile impresa di mettere tutti d’accordo e, in fondo è quel che conta, a dispensare buon umore a piene mani. Chitarrista con i fiocchi (pardon, coi baffi…), è stato lanciato nella sua carriera in solitario (prima aveva un gruppo, Sunchild, in bilico tra Black Crowes, Crosby, Stills, Nash & Young e gli Allmann Brothers) dall’amico e collega di surf e di musica Jack Johnson, che lo ha aiutato per il disco d’esordio, ma poi ha saputo affrancarsi alla grande e creare un suo stile (che guarda anche al folk) molto rock’n’roll. Musica senza fronzoli, calda e molto, ma molto accogliente.
Donovan vi aspetta con il suo trio la sera del 20 ottobre alla Santeria Toscana 31, locale affacciato sulla Circonvallazione esterna di Milano, non lontano dall’università Bocconi. Sarebbe un peccato lasciarsi sfuggire l’unica sua data italiana dell’anno, no?
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