
Dakota Days
All Rivers
Ogni dieci anni, con periodicità di giubileo o di congiunzione astrale, i Dakota Days tornano in studio per verificare quel che di nuovo la vita gli ha insegnato. Il metodo è sempre lo stesso: nessun metodo, niente di preconfezionato, musica colta sul fatto.
Questa volta ai componenti storici Ronald Lippok (Tarwater, To Rococo Rot, White Tree) e Alberto Fabris (Ludovico Einaudi, Pacifico, Blend), si aggiunge il chitarrista Andrea Rabuffetti (Edda, Madame X). Tre musicisti consapevolmente sperimentali, che cercano il loro agio fuori dalla comfort zone. Uno o due take al massimo è il loro sistema salva freschezza. Gli archi e i fiati vengono scritti e aggiunti sul posto da Antonio Leofreddi.
I testi scaturiscono dagli appunti di Lippok e il risultato è All Rivers, dodici tracce spudoratamente equilibrate pubblicate con Ponderosa Music & Art. Il ritmo, le curve melodiche, i layer elettronici sono intessuti come kilim dai bordi volutamente sfrangiati, aperti a futuri intrecci. C’è il tuono, ci sono le carezze, c’è la vita che accade nel frattempo, maestra della musica.
Tracklist
- Bastasse il cielo
- Sarà come abbracciarsi
- Canzone fragile
- A casa
- Semplicemente
- Il destino di tutti
- Electropo
- Molecole
- Salto all’indietro
- Quello che so dell’amore