Climate Space, il clima che cambia in tre giorni di documentari in musica
Di Luca Testoni
Un’esperienza di riflessione collettiva sul clima che cambia e su come rispondere al cambiamento, alimentata da immagini, musica, scienza e innovazione. Questa la filosofia alla base di Climate Space, gli incontri che sin 2019 hanno accompagnato i concerti che chiudono l’anno musicale di Ludovico Einaudi al Teatro Dal Verme di Milano.

Ideato al pianista-compositore torinese, curato da Francesco Cara e prodotto da Ponderosa Music & Art, quest’anno per Climate Space c’è una grossa novità. Nel senso che la manifestazione andrà in scena il 14, 15 e 16 novembre e sarà ospitata non più al Dal Verme, bensì da mosso Milano, nuovo spazio in zona via Padova.
Nell’edizione 2023 sarà affrontato il tema dell’adattamento urbano attraverso sei storie di città confrontate a situazioni estreme e di impegno dei loro cittadini nel tentare di rigenerarle e renderle, se possibili, più resilienti. Per l’occasione, ciascuna storia sarà abbinata a sonorizzazione live del cortometraggio che la racconta.
Tre le coppie di cortometraggi in visione, che forniranno lo spunto per parlare di come inondazioni, tempeste, ondate di calore e siccità stanno trasformando e trasformeranno sempre di più le nostre città.
Tutti gli eventi saranno alle 19 e ad ingresso gratuito.
Nella prima serata, il 14 novembre, si parlerà di emergenza. Saranno proposti “Two °C” di Maxime Contour (Francia, 2017) e “You are dust” di Micael Espinha (Portogallo, 2022), documentari che offrono le visioni distopiche di una New York allagata e di una Lisbona insabbiata, sonorizzate dal vivo dal jazzista d’avanguardia Gabriele Mitelli.
Nella seconda, il 15 novembre, focus sul tema della rigenerazione. L’elettronica da camera di Andrea “Cabeki” Faccioli accompagnerà “Scenes from a dry city” di Simon Wood e François Verster (Sudafrica, 2018) e “Growing back Beirut” del Waterbear Network (Libano, 2023), due sguardi sulla siccità, la crisi idrica e il ruolo fondamentale della vegetazione nel regolare temperatura, umidità e precipitazioni.
Il tema della protezione sarà infine al centro della terza e ultima serata, il 16 novembre. Il chitarrista Stefano Pilia sonorizzerà “Soul of Storm” di Su Dike (Cina, 2022) e “The roof-top revolution” del Waterbear Network (Paesi Bassi, 2023), che colgono la potenza dei fenomeni atmosferici estremi e alcuni degli adattamenti per attutirla ed assorbirla.
Info: Info: https://ponderosa.it/festival/climate-space-2023/