CLIMATE SPACE: allevare, coabitare, coltivare, rigenerare e salvaguardare
22.11.2021, di Giacomo Luperini
Quindici giornate, suddivise in cinque tematiche, dove affrontare assieme il rapporto tra esseri umani e una natura che cambia sotto la spinta della crisi climatica
Il mondo naturale e il mondo antropico sono spesso percepiti, erroneamente, come nettamente separati. Eppure il legame che ci unisce è inevitabile, insostituibile e profondo. L’arte stessa, la più umana delle pulsioni, radica direttamente dal senso di estasi che scaturisce dalla natura, si nutre di bellezza, la trasforma e ne restituisce altra, completamente rinnovata. Non esiste arte senza natura, prima tra tutte le muse. Forse è anche per questo che Ludovico Einaudi, ideatore del Climate Space, ha deciso di ambientare il suo lungo tour estivo appena passato all’interno di parchi ed aree naturali di grande valore ambientale sparse per tutta Italia. Il Climate Space, in scena dall’1 al 18 di Dicembre al Teatro Dal Verme di Milano, torna come proseguo degli intenti di questo tour, per portare la natura ed il nostro rapporto con essa nel cuore di Milano.
Il Climate Space nasce nel 2019, con una prima edizione al Teatro Dal Verme, da un’idea di Ludovico Einaudi e a cura di Francesco Cara e Ponderosa Music & Art. Dopo la prima edizione, il festival ha subito una brusca pausa a causa delle restrizioni covid ed è rinato con il Climate Space Film & Music Festival che si è tenuto quest’estate a Melpignano (LE). Questo dicembre il Climate Space torna alle origini e, ricco delle sue esperienze passate, si rinnova.
Si mantiene inalterata la struttura vincente che vede l‘alternanza di arte e scienza e la difficile coesistenza tra dati e poesia, grazie ad un’accurata selezione di cortometraggi, diciassette in totale, sonorizzazioni dal vivo, laboratori di educazione ambientale, oltre che incontri e dibattiti con registi ed associazioni ambientaliste. Le quindici giornate saranno suddivise in cinque tematiche principali, un immaginario proseguo delle cinque scelte per il Climate Space Film & Music Festival di Melpignano.
Se infatti quest’estate in Salento la selezione di corti e dibattiti verteva attorno ai temi di “Bosco, Energia, Mare, Materia e Terra”, quasi a voler presentare da vicino i principali attori, volontari ed involontari, delle conseguenze della crisi climatica in corso, per questa edizione al Teatro Dal Verme, ci spiega Francesco Cara, curatore del Climate Space:
Desideriamo osservare da vicino cinque forme di relazione rispettose della natura (allevare, coabitare, coltivare, rigenerare, salvaguardare) che, ciascuna a suo modo, contribuiscono a sostenere la biodiversità, a mantenere vive culture ancestrali, a rispondere alla crisi climatica e a creare attività economica. Anche se si tratta principalmente di storie dal mondo rurale, i principi in gioco sono validi per qualsiasi attività umana attenta a minimizzare il suo impatto sull’ambiente e a massimizzare il suo contributo alla rigenerazione della natura e della società. Ci auguriamo che queste storie offrano spunti di riflessione e stimoli per nuove pratiche ed iniziative.
Come già accaduto (e come speriamo possa riaccadere) il Climate Space si costituirà a spazio immersivo, affiancando i concerti di Ludovico Einaudi al Teatro Dal Verme, per emozionarsi, per riflettere e per decidere di agire.
Guarda tutto il programma sempre disponibile sul sito climatespace.it.
Climate Space Film & Music Festival nasce da un’idea di Ludovico Einaudi, sviluppato da Francesco Cara e prodotto da Ponderosa Music & Art
APPROFONDIMENTI
Sito ufficiale
Teatro Dal Verme
Ludovico Einaudi