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Sainkho Namtchylak

Bio

Sainkho Namtchylak, classe 1957,è originaria di Tuva, Siberia. La sua musica è un intreccio di tradizione e innovazione che attinge alla musica popolare siberiana e mongolica per arrivare a sonorità moderne, il tutto legato dalla sua voce pura e incantevole.

Si innamora della musica grazie alla nonna e ben presto inizia a studiare sia il repertorio tradizionale tuvano che il canto armonico, pratica canora fino ad allora riservata solo agli uomini. Completa i suoi studi musicali a Mosca e subito dopo si unisce al Tuvan State Folk Ensemble con cui si esibisce per un breve periodo di tempo.

Sainkho torna a Mosca alla fine degli anni Ottanta ed entra a far parte della band sperimentale Tri-O con cui il suo talento vocale e il suo spiccato senso melodico e armonico si esprimono al meglio. Con questo nuovo progetto musicale viaggia per la prima volta ad Ovest anche se è con il primo album Out of Tuva (1993) che si fa notare sulla scena musicale internazionale.

Dopo la caduta del regime comunista, Namtchylak fa di Vienna la sua base ed inizia a collaborare con artisti internazionali e a dare sfogo alla sua voglia di sperimentazione artistica, pubblicando una serie di album incentrati sulla libera improvvisazione. Nel 1997 viene orribilmente attaccata da un gruppo neonazista russo che la lascia in coma per alcune settimane. Da questo terrificante episodio nasce Naked Spirit del 1998 che tende verso sonorità new age e che vince il Deutscher Schallplattenpreis.

Con il nuovo millennio inizia anche una nuova fase della carriera musicale di Sainkho. Nel 2001 rilascia, per Ponderosa Music & Art, Stepmother City che riflette i sentimenti ambivalenti sul suo trasferimento in Europa Occidentale e si pone come un filtro attraverso cui iniziare a conoscere ed apprezzare la spiritualità orientale. L’album viene seguito da Time Out del 2001 e Who Stole the Sky? del 2003, sempre per Ponderosa Music & Art. Nel 2005 Namtchylak si apre ad un nuovo sforzo artistico pubblicando, attraverso la casa editrice Libero di Scrivere, un libro di poesie Karmaland.

Nel 2016 arriva il quarto album di Namtchylak insieme all’etichetta milanese, Like A Bird Or Spirit Not A Face. Si tratta della realizzazione del desiderio di Sainkho di collaborare con musicisti nordafricani reso possibile dal produttore vincitore di Grammy Award Ian Brennan che mette in contatto l’artista siberiana con la sezione ritmica dei Tinariwen. Il risultato è un album che va oltre la sperimentazione musicale creando nuovi confini sonori che intrecciano atmosfere tanto diverse quanto complementari.

La collaborazione tra Sainkho Namtchylak e il produttore Ian Brennan, vincitore di Grammy, ritorna nel 2023 con Water Meets Water: Bird Songs and Lullabies, un insieme di canzoni improvvisate e registrate in luoghi attorno alle isole abbandonate di Venezia. 

Nonostante Sainkho parli ben 4 lingue (Tuvan, Russo, inglese e tedesco), per realizzare questa collezione di brani ha deciso esplorare la fonetica, cantando completamente utilizzando il “linguaggio della natura”. Ad accompagnare la sua voce uno strumento puro e naturale come l’acqua. 

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Gli inni magici alla natura a bordo di una gondola della leggendaria Sainkho

La collaborazione tra Sainkho Namtchylak e il produttore Ian Brennan, vincitore di Grammy, ritorna con WHERE WATER MEETS WATER: BIRD SONGS AND LULLABIES, un insieme di canzoni improvvisate e registrate in luoghi attorno alle isole abbandonate di Venezia.

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