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Helado Negro

Bio

Quando Roberto Carlos Lange, il musicista noto come Helado Negro, ha iniziato a scrivere Far In, subito dopo l’uscita nel 2019 del suo album acclamato This is How You Smile, non poteva prevedere che presto avremmo dovuto imparare a rimanere a casa ed essere i protagonisti di piste da ballo domestiche insieme a comunità costruite online. La coppia protagonista del brano “Gemini and Leo” rimane in casa per scoprirsi di nuovo, con una musica che ricorda la giovinezza di Lange, cresciuta nel sud della Florida ascoltando canzoni da discoteca degli anni ’80, e il loro ritorno campionato nell’hip hop degli anni ’90. Le visioni del passato e del futuro si incontrano in un’euforia di batteria uptempo, della linea di basso funky di Jen Wasner (Flock of Dimes) e del vortice galattico di synth caldi insieme a voci di accompagnamento brillanti di Opal Hoyt (Zenizen). Quella che è stata una prova profetica per il musicista, possiamo sperare che sia il nostro nuovo inizio, una scelta di portare quell’energia a casa o di andare incontro ad essa.

Le costellazioni si sono allineate per creare questa canzone e molte altre, nel momento in cui Lange ha invitato un flusso costante di amici nel suo studio di Brooklyn, prima di imbarcarsi in un tour nell’inverno del 2019. La cantilenante “Wake Up Tomorrow” offre la rassicurazione di un nuovo giorno, mentre il ronzio di Kacy Hill rasserena, oltre a tormentare. Il suono è stato ispirato dall’inquietante persuasione della voce di Bonnie Beecher in “Come Wander with Me”, una misteriosa cantante folk intrappolata in un loop temporale mortale in un episodio finale di Twilight Zone. In tutte le registrazioni di Lange appaiono esseri immaginari, fantasmi, macchine infestate, atmosfere e doppi, tratti da fiction scientifiche e dalle sue stesse evocazioni. Questi elementi di impatto appaiono raramente al centro delle sintesi degli Helado Negro, nonostante sia stato in tournée per anni con inquietanti creature danzanti sul palco. Il suo storytelling sonoro è così capiente che i racconti bizzarri e la fantascienza si trovano a loro agio tra le narrazioni autobiografiche che rinvigoriscono la comunità e la solidarietà per le quali è spesso più conosciuto. “It’s My Brown Skin”, contenuta in Private Energy del 2016 degli Helado Negro, e “Please Won’t Please”, contenuta in This is How You Smile, affermano l’identità e la comunità latina attraverso le immagini ricorrenti di una carnagione bruna e luminosa, una percezione che è radicata tanto nella coscienza spirituale della luce guida, della resilienza e della protezione, quanto in un’esperienza fisica. In Far In, Lange dice di “celebrare i fantasmi”, abbracciando il piacere e la libertà di seguire la metafisica; il bagliore appare senza parole, come “Brown Fluorescence” in un arrangiamento minimale di loop vocali stratificati ed eterei. “Ringiovaniamo per rimanere forti”, canta in “Purple Tones”, con le campane giocose dei tamburi steel pan e la rivelazione del tempo-spazio creativo del crepuscolo e del tramonto, dei sogni di veglia e del transito – l’io che si disperde in nessun luogo e in nessun posto, ma il tocco dei capelli mantiene una connessione terrena con chi si è e con ciò a cui si tiene.

“La Naranja” si apre con lunghi e lenti toni di violino ad arco. Questo suono creato dalla nostra immaginazione cinematografica anticipa il colpo di un di un meteorite, o di una nota profonda THX; la voce di Lange rimbalza allegramente per dirci che sopravviveremo alla fine del mondo. “Alcune di queste canzoni riguardano il come affrontare le ansie che ci affliggono in quanto esseri umani”, dice Lange, “parlare della fine ci permette di iniziare a sapere come affrontarla concretamente”. È possibile sentire il mondo in fiamme e i frutti abbondanti del coraggio collettivo che girano intorno ad essa contemporaneamente. Sostenuta dalla base di Taja Cheek (L’Rain), la fede di Lange nella sopravvivenza persiste attraverso la pura e semplice spinta della batteria, negli arrangiamenti di synth e archi impennati e grintosi e nella sua voce che si arrampica su nuovi registri come il suo falsetto che abbraccia l’apertura e la crescita in “Mirror Talk”.

Nel marzo del 2020, dopo essere tornati dal tour, Lange e la sua compagna Kristi Sword, i “fedeli freak” di “Outside the Outside”, sono partiti per Marfa, in Texas, poco prima che la pandemia colpisse. In questo luogo ha scritto “Thank You For Ever”, satura di riverbero e gratitudine per la loro esperienza nella distesa desertica. Nella strofa e nel ritornello, la voce di Lange ripete e allunga note alte su una vastità orizzontale, mentre le melodie dei sassofoni di Angela Morris e Nathaniel Morgan entrano delicatamente nel ponte strumentale. Con strati melodici scintillanti di un Moog Grandmother unito a toni di vibrafono, “Aguas Frías” evoca una coscienza immersa nella natura, nello specifico un bagno nelle acque ricche di minerali di un’antica sorgente fredda, in grado di far scomparire nomi e volti. Guidato da un pianoforte elettrico Rhodes in studio, ha scritto “Agosto” pensando all’atmosfera umida della sua città natale, dove petali di fiori e frutta cadono e decadono dolcemente sul cemento. Per questa canzone ha collaborato con i Buscabulla, il duo di sintetizzatori tropicali che non sono estranei alla malinconia di casa in un clima caraibico.

Tornando a Brooklyn in autunno, ispirato dal suo lavoro nel deserto, Lange ha poi acquisito di buon grado un Rhodes da un amico che vent’anni prima gli aveva regalato il suo primo sintetizzatore, un Arp Odyssey 2800. Il pianoforte elettrico è stato un catalizzatore che ha guidato gran parte delle restanti canzoni dell’album. Dopo un periodo di lontananza da una città cambiata, la sua base per quindici anni, “Hometown Dream” e “Outside the Outside” guardano verso nuovi luoghi e possibilità. Nell’animata “Telescope”, il dolore di Benjamin arriva a squarciare la stanza in cui si trova; una combinazione in grado di articolare e mettere in evidenza l’urgenza dell’amore attraverso lo status del mondo.

“Lange riflette sullo sviluppo di un epico doppio album degli Helado Negro in questi tempi straordinari. Ritmi pulsanti guidano “Aureole” attraverso un paesaggio distopico e mentre Lange canta di infinite restrizioni psicologiche, irrompe uno scintillante effetto chiaroscurale che suggerisce un percorso che non si sintonizza al di sotto di forze e ansie monumentali, ma abbraccia l’oscurità dell’ignoto con apertura, piacere e crescita.

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Il 10 novembre al Circolo Magnolia di Milano si terrà l’unico concerto italiano del 2023 del musicista che, dopo aver vissuto per 15 anni a Brooklyn, si è trasferito da poco in North Carolina

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