fbpx

Ani DiFranco, c’è (ancora) chi dice no

Toh, chi si rivede (e si risente). La folk rocker Ani DiFranco, una delle voci del cantautorato statunitense più impegnate ed originali degli anni Novanta, sarà in Italia a giugno: si esibirà il 14 a Casa del Jazz a Roma e la sera successiva al Castello Estense di Ferrara, nell’ambito della rassegna “Ferrara Sotto Le Stelle”. Mancava dal nostro Paese da ben otto anni. Per cui, “bentornata”!

di Luca Testoni

 

“Menestrella” con le Doc Martens (immagine iconica suo malgrado), femminista e attivista queer, nonché militante di lungo corso contro la guerra e i disastri ambientali (così appariva 30 anni fa…), anche oggi che ha più di 50 anni ed è madre di due figli, la cantautrice di origini italo-canadesi crescita a Buffalo, nello stato di New York, ma da tempo con base a New Orleans, non sembra aver perso nemmeno un briciolo della propria verve. Di più del suo cantare controcorrente.

Il pungente “Unprecedented Sh!t” (traducendo: “Mer!a senza precedenti”), il suo album numero 23 (su etichetta personale Righteous Babe Records), lo ha fatto uscire l’anno scorso, pochi mesi prima della tornata elettorale presidenziale americana, e non si può certo dire che non abbia previsto la deriva intrapresa dal proprio Paese con l’avvento al potere di Trump e la retorica del “Make America Great Again”. Anche se, in tutta franchezza, non ci voleva poi molto, no?


Se agli esordi faceva tutto da sola, fedele alla retorica del “Do it yourself”, ultimamente accetta anche di farsi produrre i suoi dischi (è il caso di BJ Burton) e di duettare con altri (per esempio, Bon Iver).
Non ha invece perso il vizietto di saltare da un genere all’altro. E se prima lo faceva esplorando folk, jazz, Delta blues, roots e rock e assorbendo le influenze di Pete Seeger, Woody Guthrie, Miles Davis e Betty Carter, ora il suo cantautorato, dove il politico e il personale e viceversa sono una stella polare, flirta qua e là pure con l’elettronica.


Ciò detto, la sua non è mai stata una musica mai fatta in serie e mai lo sarà.

Info e biglietti: https://ponderosa.it/artist/ani-difranco/

  • Share

you may also like

La neo-classica di Max Richter contro il logorio e la frenesia della vita moderna

Scopri i due appuntamenti del tour italiano di uno dei più influenti e acclamati compositori di tutti i tempi, Max Richter.

Comedy Studio al Volvo Studio

No, non è Zelig. Ci mancherebbe. Ma Volvo Studio Milano, lo spazio che ha trovato casa nel quartiere di Porta Nuova, conferma la propria vocazione ad ospitare l’arte (e dintorni) a 360°

Demian Dorelli, la versione piano solo di “Five Leaves Left” di Nick Drake è da brividi

Un album che si pone come un tributo al 50° anniversario della prematura scomparsa di Drake.

Ask Carol, tra indie-rock, mucche e TikTok

Si terrà all’Arci Bellezza di Milano, il prossimo 21 maggio, il primo concerto in assoluto in Italia della rivelazione Ask Carol.

all
news

playlist