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Redi Hasa

My Nirvana

Dopo il successo del suo primo album solista “The Stolen Cello”, esce per Ponderosa Music Records “My Nirvana” di Redi Hasa

My Nirvana” è il titolo del nuovo progetto del violoncellista e compositore italo-albanese Redi Hasa. A due anni di distanza da “The Stolen Cello” (2020), Redi Hasa torna finalmente a presentare il suo secondo album in veste solista.

Ispirato – come il titolo evoca – alle canzoni dei Nirvana, il disco si compone di nove tracce che rielaborano i pezzi più significativi della carriera del celebre gruppo grunge guidato da Kurt Cobain, a partire dai loro esordi alla fine degli anni Ottanta. In “My Nirvana”, Redi Hasa reinventa le canzoni che hanno segnato un punto di svolta nella storia del rock mondiale e le trasforma attraverso il sound unico e riconoscibile del violoncello, in “polifonie mono strumentali”, in “nuovi inni” di dolcezza e struggimento. Da Love Buzz, primo singolo della band contenuto nel disco “Bleach” (1989), ai successi del secondo album “Nevermind” (1991) – come Smells Like Teen Spirit, In Bloom, Lithium, Come As You Are e Polly – e del terzo “In Utero” (1993) con Heart-Shaped Box e All Apologies, il nuovo progetto di Redi Hasa ripercorre da cima a fondo la storia della band statunitense più rappresentativa dello scenario alternative rock degli anni ‘90 che affonda le radici nel percorso musicale dello stesso violoncellista.

Quando a Tirana per la prima volta si ascoltò la musica dei Nirvana, nel 1997, l’Albania si trovava infatti ad affrontare i postumi della guerra civile che aveva per mezzo secolo proibito la distribuzione di tutta la musica occidentale, dai Beatles ai Milli Vanilli. Tuttavia, nell’ombra del regime, la musica proibita continuava a circolare di nascosto tra gli appassionati e i musicisti dei Paesi del blocco orientale, grazie al fenomeno che nei Balcani prese il nome di ‘samizdat’, la diffusione clandestina delle opere. Su questo particolare scenario storico si staglia la scoperta di un disco come “Nevermind” che nel Paese delle aquile arrivò con la forza di un potentissimo magnete a catturare l’attenzione del musicista. Di giorno Redi Hasa studiava violoncello all’Accademia di Stato a Tirana, mentre di notte sperimentava le sonorità del basso elettrico, l’unico della città, che suo fratello maggiore gli aveva spedito dall’Italia. E proprio in quelle session notturne di approfondimento e ricerca, i pezzi dei Nirvana rivelarono all’artista lo spirito di una ribellione, l’epifania di una verità da poter ancora recuperare sotto le macerie.

Da quel momento, la carriera del violoncellista ha raggiunto le vette più alte della grande musica, che nel suo repertorio spazia dalla formazione classica al folk della tradizione salentina fino alle collaborazioni con le più famose orchestre d’Europa. Maestro dello stile cantabile, Redi Hasa ha fatto dell’ibridazione tra i generi la propria cifra d’artista, con un talento che lo ha portato dal 2012 a esibirsi al fianco di Ludovico Einaudi nei più prestigiosi teatri di tutto il mondo e a incidere con le star del rock (tra cui, nel 2017, Robert Plant).

Dopo “The Stolen Cello”, che nel 2020 ha consacrato il suo talento solista, il ritorno discografico di Redi Hasa con “My Nirvana” intende restituire all’ascoltatore la passione per la musica di uno dei più celebri gruppi rock e raccontare nuovamente con il violoncello una vicenda musicale custodita tra le pieghe della Storia.

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